Bernabò Visconti, durante la sua signoria, fece erigere diversi castelli tra cui quelli di Lodi, di Trezzo, di Desio, di Melegnano e di Pandino. Proprio per mettere in comunicazione diretta questi ultimi due castelli, e per portarsi alla riserva di caccia nel territorio di Spino d'Adda, Bernabò aprì una strada diretta tra Melegnano e Pandino. A Spino teneva i suoi cani, ben duemila, custoditi dai contadini della zona.
Questa via esiste ancora e collega in linea retta le due borgate. Attraversa Mulazzano, giunge a Villa Pompeiana e si perde nella bassura dell'Adda ma si ignora se il Visconti all'epoca vi abbia fatto costruire anche un ponte. Oltre il fiume la strada Pandina ricompare lambendo le cascine Canova e Fornace a mezzogiorno di Spino d'Adda, sovrappassa la roggia Merlò il canale Vacchelli, attraversa Nosadello e sempre in rigorosa linea retta entra in Pandino nella parte occidentale della borgata.
La distanza da borgo a borgo è di circa 18 chilometri.