Nel 1642 Giulio Carabello era affittuario del feudatario conte Capra. Nel 1801 era descritta nel dettaglio in un faldone dell'archivio parrocchiale. Dall'archivio comunale sappiamo di un incendio scoppiato nel 1818.
La cascina fu protagonista di uno degli episodi legati all'eccidio del 1945: in un tino per la spremitura del vino vi furono ritrovati i corpi di due degli assassinati mentre all'esterno furono radunate sotto la minaccia delle armi molte persone, alcune delle quali prese in ostaggio e liberate a Rivolta d'Adda.
Dopo essere stata acquistata nel 1954 dalla parrocchia di Spino d'Adda la cascina fu abbattuta e al suo posto sorse nel 1959 il nuovo oratorio e, nel 1968, il cinema Vittoria.