La digitalizzazione delle carte dell'archivio storico comunale
A cura di Gianmario Rancati, assessore 2016-2021.
L’Amministrazione comunale in carica, si è impegnata nella realizzazione di una importante operazione per la rivalutazione del patrimonio documentario spinese, custodito in alcuni locali della sede municipale in cui è appunto conservata la nostra memoria storica.
Le carte più antiche costituenti l’Archivio Storico Comunale datano dal 1393 e proseguono fino ai giorni nostri; il riordino per ora (2021) è stato realizzato fino al 1898. Fra questi documenti ne è stato rinvenuto uno in copia autentica, risalente al 1393 - appunto - e riguardante una controversia tra alcuni nobili del Comune di Spino e la Diocesi di Lodi (a questo atto è stata dedicata una parte della serata di presentazione dei lavori di riordino).
Gli atti custoditi trattano argomenti di carattere amministrativo, finanziario, edilizio, assistenziale, militare, commerciale, sanitario, educativo e relativo alla sicurezza pubblica.
A partire dal 2016 il riordino è stato affidato ad un archivista professionista (Marco Giovanni Migliorini) che ne ha curato l’inventariazione e catalogazione secondo i criteri dettati dal Ministero dei Beni Culturali attraverso la vigilanza della Soprintendenza Archivistica di Milano.
Ora, grazie all’aiuto dei volontari spinesi Eugenia Ceresa, Roberto Leoni, Luca Fumagalli, è stato possibile dematerializzare questo importante patrimonio storico archivistico, attuando una ulteriore forma di tutela e conservazione delle carte che metterà al riparo da qualsiasi imprevisto possa succedere in futuro, fotografando tutta la parte più antica. Questo renderà possibile la consultazione dei documenti a distanza, in modo informatico, accedendo alle fonti secondo le modalità previste dall’apposito regolamento, nel quale sono altresì indicate le procedure per l’accesso agli atti in forma tradizionale presso gli uffici comunali.
Una successiva fase di riordino tratterà gli atti sino al 1950 ed anche per questi verrà eseguita la medesima procedura.
I documenti possono essere liberamente consultati per motivi di studio, lavoro, ricerca.
Ultimo aggiornamento:
08/07/2021